domenica 1 aprile 2018

Gli anagrammi di Tamagni


Giocare con gli anagrammi è bello, ma i risultati sono spesso deludenti a meno di essere davvero bravi. Di anagrammi davvero belli, o significativi, in realtà ce ne sono pochi; in campo musicale è magnifico quello indicato da Alfred Brendel: silent / listen.  I più belli che io conosco, in italiano, sono Bibliotecario/Beato coi libri e  Attore/Teatro.
Sul piano personale, non posso non essere colpito da calcio/colica. Non per via del football, ma perché i calcoli renali sono fatti di sali di calcio, nel mio caso ossalati di calcio. E anche colica, a guardar bene, è un quasi anagramma di calcoli. Chi ci è passato sa di cosa parlo...
Molto spesso si rimane delusi dagli anagrammi, e secondo me quelli brutti non andrebbero pubblicati. Uno dei più brutti è Eugenio Montale / Uomo inelegante, del tutto privo di senso. Insomma, molto spesso è meglio lasciar perdere gli anagrammi - a meno di non chiamarsi Ernesto Tamagni.


In memoria del musicista Ernesto Tamagni, i suoi anagrammi
VESPRI SICILIANI O PASSERI INCIVILI?
di Stefano Bartezzaghi, Venerdì di Repubblica 4 settembre 2006
A giugno, a Milano, è scomparso un musicista che si chiamava Ernesto Tamagni. Fra le tante attività, amava anche l'enigmistica e faceva un gioco che è l’equivalente musicale degli anagrammi letterari che abbiamo visto nei giorni scorsi.
Me ne ha parlato una e-mail di Ginetta Ravera: «Era un musicista milanese, docente di teoria e solfeggio al conservatorio di Milano e quotato pianista ed organista. Era abilissimo nei giochi matematici, nell'inventare palindromi e anagrammi, amava camminare in montagna, arrampicarsi sulle rocce, nuotare, viaggiare in tandem, giocare a scacchi, visitare musei, risolvere cruciverba. La sua mente era sempre attiva ed i suoi interessi non avevano limiti. Era non vedente, ma si trattava di un particolare che tutti smettevano di notare dopo un minuto passato con lui. I suoi anagrammi avevano per tema soprattutto la musica. Gliene mando qualcuno».
Ecco dunque gli anagrammi di Tamagni.
Rossini - Il turco in Italia: «I tori allucinati»
Rossini - L'assedio di Corinto: «Odio l'indossatrice».
Richard Strauss - Il cavaliere della rosa: «La vera sorella di Alice».
Mozart - Il flauto magico: «Famiglia Cutolo».
Verdi - I lombardi alla prima crociata: «Compro i mariti dalla Calabria».
Debussy - Pelléas et Mélisande: «Le spese delle amanti».
Cilea - Adriana Lecouvreur: «L'aurora riceve nuda».
Verdi - I vespri siciliani: «I passeri incivili».
Wagner - Il crepuscolo degli dei: «Le spie del circo di Lugo».
Donizetti - L'elisir d'amore: « Il merlo di sera ».
Giordano - Andrea Chénier: «Chiederan rane».
Monteverdi - L'incoronazione di Poppea: «Inni e danze poco popolari».
Monteverdi - Il ritorno di Ulisse in patria: «Polli arrostiti insani e duri».
Rossini - L'italiana in Algeri: «Alianti in galleria».
Mozart - La finta giardiniera: «Fra i gerani di Latina».
Rossini e Paisiello - Il barbiere di Siviglia: «Serbi gelidi variabili».
Saint Saens - Sansone e Dalila: «L'asina olandese».
Weber - Il franco cacciatore: «Circolare con fatica».
Mozart - La clemenza di Tito: «Calzoni maledetti».
Verdi - La forza del destino: «Fidanzate dell'orso».
Zandonai - Francesca da Rimini: «Marcisce in Fiandra».
In rete ci sono delle foto di Ernesto Tamagni, ed è completamente diverso da come me lo ero immaginato: giovane, snello, elegante, con quegli occhiali scuri lo si direbbe uno sciatore appena tornato dalle piste. Le foto, infatti, sono quasi tutte dal sito dell'Unione Italiana Ciechi; ma questo lo aveva già ricordato la signora Ginetta Ravera, che ringrazio molto (lei e Bartezzaghi).


L'immagine in alto è una pubblicità antica, Topolino in "The haunted house" è del 1929, il gatto violinista è una foto di Henry Pointer del 1872, i passeri incivili vengono dal giornale St.Nicholas Magazine del 1874, l'origami qui sotto era purtroppo senza indicazioni, così come lo spartito listen / silent.


 

4 commenti:

  1. Bellissimi!
    E tu hai provato con qualche altro titolo operistico o magari letterario?
    :-)

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  2. no, io con gli anagrammi sono una schiappa... ho provato diverse volte, ma mi vengono sempre di quelli insipidi o brutti (quelli che altri pubblicano, magari solo per mandare avanti in qualche modo una rubrica)

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  3. Schiappa anch'io, a differenza di mio padre, bravissimo. Bel post, comunque. Tra questi, il mio preferito è "Mozart, La Clemenza di Tito: Calzoni maledetti". :D

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  4. io sono indeciso fra i passeri incivili e i tori allucinati...
    :-)

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