domenica 19 novembre 2017

I figli del secolo

 
I figli del secolo (Les enfants du siècle, 1999). Regia di Diane Kurys. Scritto da Diane Kurys e Murray Head. Fotografia di Vilko Filac. Musiche di Bellini, Allegri, Liszt, Schumann, Schubert, Lanner, Eichner, e altri. Musiche per il film di Luis Bacalov. Interpreti: Juliette Binoche (George Sand), Benoit Magimel (Alfred de Musset), Stefano Dionisi (il dottor Pagello), Denis Podalydev (Sainte Beuve) Olivier Foubert (fratello di Alfred), Marie France Mignal (madre di Alfred), Karin Viard (Marie Dorval), Patrick Chesnay (Planche), e molti altri. Durata: due ore e dieci minuti

"I figli del secolo" è un film francese del 1999, diretto da Diane Kurys, che racconta l'incontro fra George Sand e Alfred de Musset, nel 1834 circa. E' un argomento di cui non mi sono mai occupato, perciò mi limito a segnalarne la parte musicale, molto interessante, facendo una breve descrizione di tutto il resto. Il film piace, molto ben fatta la ricostruzione storica, bravi attori e attrici, la regia è attenta e discreta; l'azione si svolge tra Parigi e Venezia.
Molto bella la sequenza iniziale, sui titoli di testa: la composizione in tipografia della prima pagina del libro di de Musset che ha lo stesso titolo del film. E' a tutti gli effetti un breve documentario sulla stampa di un libro: la scelta dei caratteri, l'allineamento, il martelletto, la corda girata con precisione intorno alla pagina appena composta, l'inchiostro, il rullo, il torchio... davvero tutto molto bello.
 
 
Juliette Binoche interpreta George Sand, de Musset è Benoit Magimel; Stefano Dionisi è il medico veneziano Pietro Pagello, una parte cospicua. Il dottor Pagello a Venezia cura la Sand ammalata, fa con lei amicizia, e infine procura a de Musset l'oppio che lo scrittore gli aveva chiesto con tanta insistenza. Nel film Pagello viene un po' maltrattato, non a Venezia ma quando arriva a Parigi con la Sand; in seguito fu primario a Belluno fino al 1894, stimato chirurgo. La vita di George Sand a Parigi non gli si confaceva, la storia del traffico di false antichità etrusche è probabilmente un'invenzione del film, o comunque un particolare secondario.
Il film inizia con la Sand, ancora baronessa Dudevant, che lascia il marito portandosi dietro i due figli (maschio e femmina), che è già molto chiacchierata perché ha avuto una relazione con Prosper Merimée. Nel film Merimée non si vede, perché ormai appartiene al passato; allo stesso modo non c'è Chopin, che arriverà dopo. Si intravvede un attore con parrucca tipo Liszt, verso il finale; ma appare anziano, mentre Liszt nel 1834 aveva poco più di vent'anni essendo nato nel 1811. Nel film c'è l'editore della Sand, c'è Delacroix, c'è Sainte-Beuve e ha una parte consistente all'inizio l'attrice Marie Dorval, oltre al fratello di de Musset, la madre e la sorella minore sempre di de Musset.
 

George Sand nasce come Amantine Aurore Lucile Dupin (1804-1876); ha due figli dal marito, il barone Dudevant (nel film si riporta una battuta molto volgare su questo cognome, probabilmente autentica); lo pseudonimo si deve al giornalista Julien Sandeau, all'epoca ventenne, con il quale George Sand ebbe una relazione; ma nel film si sorvola sul fatto e Julien Sandeau non si vede.
Alfred de Musset è di famiglia ricca; dal punto di vista economico deve sottostare alla volontà della madre e del fratello (il padre è appena morto di colera, e la notizia gli arriva nelle prime sequenze del film) che a buona ragione di lui non si fidano. Quando inizia la sua relazione con George Sand, che lo spinge a scrivere "Lorenzaccio", progetterà un viaggio con lei a Venezia. La famiglia è contraria, la donna ha dieci anni più di lui e non gode buona reputazione. Il viaggio sarà comunque possibile perché la Sand stessa si recherà dalla madre di Alfred. I bambini di George Sand sono per il momento dal padre, in collegio, ma poi li vedremo tornare dalla mamma. A Venezia de Musset tradisce spesso George Sand, passa tutte le sere nei bordelli, beve e si droga, ma la loro relazione continua ugualmente. Una sera Alfred esce e va in teatro, dove danno la "Beatrice di Tenda" di Bellini, che ebbe la sua prima nel 1833 e proprio a Venezia. Si ascolta la musica (la voce è quella di Edita Gruberova) ma noi vediamo solo il palco dove de Musset ha una giovane donna pronta ad attenderlo.
 


Nel corso del film si ascolta Schumann, suonato dalla Sand stessa, poi la trascrizione di "Der Lindenbaum" di Schubert (un arrangiamento di Liszt o della stessa Sand, si dice nel film). I valzer sono del viennese Joseph Lanner, che è di grande popolarità in quegli anni, mentre è un anacronismo piacevole il Bruckner del mottetto "Christus factus est" (Anton Bruckner aveva dieci anni nel periodo in cui è ambientato il film). Il concerto per arpa è di Ernst Eichner, di Liszt ascoltiamo Rêve d'amour e Notturno n.3.
 


A metà film de Musset, ubriaco e drogato, disturba a Venezia un coro di bambini che sta provando il "Miserere" di Allegri; è nel cortile, il maestro del coro manda fuori un bambino a vedere chi è, i bambini sul balcone poi ridono dell'ubriaco. Il Miserere, stando ai titoli di coda, non è però eseguito dai bambini che vediamo, ma è invece un'edizione in disco (King's College di Cambridge). Alla fine della serata de Musset cadrà in un canale, prendendosi il tifo e rimanendo fra la vita e la morte per diversi giorni; una volta guarito, tornerà a Parigi da solo e progetterà il matrimonio, ma poi riprenderà la relazione con George Sand fino al drammatico finale.



Questa è la lista completa delle musiche presenti nel film:
- "Beatrice di Tenda" di Vincenzo Bellini (Edita Gruberova, sinfonica Düsseldorf dir. Pinchas Steinberg)
- "Christus factus est" di Anton Bruckner (Freiburger Vocal Ensemble dir Wolfgang Schäfer)
- Romanza da "Carnaval de Vienne op.26" di Schumann (Maria Joao Pires, pianoforte)
- Zum Schluss Coda da "Arabesque" di Schumann (Maria Joao Pires, pianoforte)
- "Reve d'amour" e "Notturno n.3" di Liszt (pianista Alceo Passeo ?)
- Concerto per arpa e orchestra di Ernst Eichner (1740-1777) (arrangiamento)
- Flüchtige Lust di Joseph Lanner (arrangiamento)
- Musique de la Garde Consolaire de Marengo, Pas de charge des Grenadiers (interpretato da Musique de la Garde Republicaine)
- "Miserere" di Gregorio Allegri (King's College Cambridge)
- brani da "16 danze tedesche" di Franz Schubert (Alfred Brendel, pianoforte)



Nel film intervengono inoltre:
Murray Head supervisione musicale
Musique venetienne Roberto Tombesi, Calicanto
Gabriele Coltri cornamuse venetienne, Corrado Corradi bandoneon percussioni canto, Giancarlo Tombesi contrabbasso, Rachele Colombo percussioni canto, Roberto Tombesi accordeon diatonique, mandola, canto; Nicolas Marsilio clarinetto flauto
chitarra solista Fabio Zanon; Leonid Kuzmin pianoforte
Luca Pincini violoncello, Fausto Anzelmo violino, Ettore e Riccardo Pellegrini viole, Simonetta Perfetti arpa, Mario Boccardo baryton viola.
Le musiche scritte apposta per il film sono di mano di Luis Bacalov.


 
 
 

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