mercoledì 9 agosto 2017

Silenzio si gira (Beniamino Gigli)


Silenzio si gira (1943) Regia di Carlo Campogalliani. Scritto da G.Brignone, T.Smith, M.Brancacci, Nino Novarese, Cesare Zavattini. Fotografia di Leonida Barboni. Musiche di Wagner, Verdi. Canzoni napoletane e di Bixio. Interpreti: Beniamino Gigli, Carlo Campanini, Mariella Lotti, Rossano Brazzi, Elvira Marchionni, Dino De Luca, Olinto Cristina, e altri. Durata: 90' circa

"Silenzio si gira", girato a Cinecittà nel 1943 (tempi durissimi, a guerra in pieno corso) è un altro soggetto di cinema nel cinema, oppure di cinema sul cinema, dove Beniamino Gigli interpreta un tenore famoso impegnato nelle riprese di un film costruito su misura per lui. Si tratta di un personaggio volutamente antipatico e spocchioso, che vorrebbe imporre una giovane attrice di cui si è invaghito (Mariella Lotti) che per età potrebbe essere sua figlia. Per far tornare il tenore famoso alla sua umanità servirà l'intervento casuale di un sosia (sempre Beniamino Gigli) che approfitta della somiglianza per derubare orafi e gioiellieri (ruba solo orologi). Il sosia è sì un ladro, ma è anche ricco di simpatia e umanità e riuscirà suo malgrado a far rinsavire il celebre tenore. Ci sarà un remake di "Silenzio si gira" nel 1946 con "Voglio bene soltanto a te", con una trama molto simile; anche il motivetto conduttore del secondo film è praticamente identico a "Cinemà" di Bixio che si ascolta qui (una delle canzoni più brutte che io abbia mai ascoltato, per di più ripetuta tre volte).
 
 
Tra gli attori è da segnalare la presenza di Carlo Campanini, una persona che si vede sempre volentieri; qui è il buffo ma efficiente segretario del famoso tenore. Mariella Lotti è la giovane attrice sul set, e Rossano Brazzi è il giovane attore che dovrebbe fare da spalla al tenore; come prevedibile, tra i due nascerà l'amore. Elvira Marchionni è la zia ancora piacente della ragazza. 
 
 
 Gigli in questo film canta quasi soltanto canzoni, anche se abbiamo di Wagner "Mercè cigno gentil" (dal Lohengrin) e di Verdi "La donna è mobile" (dal Rigoletto); è interessante la scena in cui si ascoltano questi due brani perché li si vede (è la parola giusta) sulla colonna sonora proiettata senza immagini, un po' come accade in "Fantasia" di Walt Disney ma stavolta senza animazioni, così come avveniva per davvero in fase di montaggio; un bel momento di cinema da ricordare. La prima canzone che si ascolta è "Piscatore 'e Pusilleco", poi per tre volte "Cinemà" di Bixio che è davvero molto brutta. Gigli ha due ruoli: è il tenore antipatico e il sosia "cleptomane" ma pieno di umanità, alla fine il sosia insegnerà qualcosa al tenore spocchioso; forse la miglior prova di attore di Gigli.

 

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