martedì 11 aprile 2017

Lina Cavalieri


La prima cosa da dire su Lina Cavalieri (1874-1944) è che si tratta di un personaggio fuori dal comune, prima ancora che di una cantante d'opera; riassumere la sua vita in poche righe è un'impresa e ci provo meglio che posso. Nata a Viterbo nel 1874 con il nome di Natalina Cavalieri, si impone giovanissima come interprete di canzoni napoletane, prima a Napoli al Salone Margherita e poi, con crescente successo, a Parigi nelle Folies Bergères. Oltre che brava, è anche molto bella e ha modi eleganti e raffinati; il suo successo è immediato e le apre anche le porte dell'opera lirica. Nel 1900, al San Carlo di Napoli, debutta nella Bohème di Puccini, opera nuovissima (la prima è del 1896, a tutti gli effetti musica contemporanea). Le cronache dicono che la voce non è eccezionale, ma comunque piace e da qui in avanti inizia per Lina Cavalieri una carriera di soprano leggero di tutto rispetto, in Europa e in America, al fianco di cantanti importanti come Enrico Caruso, Francesco Tamagno, Giuseppe De Luca.
Insieme al successo artistico arriva anche la notorietà mondana: Lina Cavalieri colpisce per la sua bellezza, e con una vera e propria operazione di marketing la sua immagine, sotto forma di fotografie, di cartoline postali e di gadget, fa il giro del mondo. La quantità esistente di foto e di ritratti di Lina Cavalieri è impressionante, ne porto qui qualche esempio ma ci si potrebbe riempire un libro intero. Il culmine di questo vero e proprio culto personale (ben orchestrato) sono probabilmente i ritratti a lei dedicati da grandi artisti come Giovanni Boldini, Cesare Tallone, Vittorio Corcos (qui a fianco), Tito Corbella e altri pittori di punta del suo tempo.

Nel 1914 Lina Cavalieri lascia il teatro, e inizia la sua carriera per il cinema (che esisteva da meno di vent'anni) ma senza ripetere il successo che ebbe in teatro. Nel 1920 si ritira definitivamente a vita privata, commentando «mi ritiro dall'arte senza chiasso dopo una carriera forse troppo clamorosa». Si sposò cinque volte, il principe russo Baryatinski per lei fece follie ma non durò a lungo. Tra i suoi mariti anche Giovanni Campari (nel 1927), famoso per la fabbrica di bevande; negli anni precedenti un altro dei suoi mariti, Lucien Muratore, le fece lasciare il teatro. Morirà a Firenze in tempo di guerra, vittima dei bombardamenti. (tutte queste notizie le ho prese da www.wikipedia.it).

Dal sito straordinario di Internet Movie Database (www.imdb.com ) prendo invece la lista dei suoi film, purtroppo non reperibili in rete. Su youtube è invece possibile ascoltare la voce della Cavalieri.
1914 - Manon Lescaut, regia di Herbert Hall Winslow, con Lucien Muratore (suo marito)
1915- Sposa nella morte! , regia di Emilio Ghione, autore anche del soggetto. Emilio Ghione è uno dei grandi registi degli inizi del cinema. Con lei recitano Ida Carloni Talli, Diomira Jacobini, e ancora Lucien Muratore.
1916- La rosa di Granata, soggetto e regia di Emilio Ghione. Con Ida Carloni Talli, Lucien Muratore.
1917- The eternal temptress, regia di Emile Chautard, soggetto di Madame de Gresac. Il personaggio di Lina Cavalieri si chiama "princess Cordelia".
1918- Love's conquest, regia di Edward Josè su soggetto di Sardou (Gismonda): Lina Cavalieri è Gismonda, parte che fu scritta per Sarah Bernhardt. Il regista belga Edward Josè è autore anche dei film con Enrico Caruso, realizzati nello stesso periodo.
1918- A woman of impulse, regia di Edward Josè, soggetto di Louis Anspacher. Lina Cavalieri è Leonora "la Vecci".
1919- The two brides, regia di Edward Josè, soggetto Alicia Ramsey. Lina Cavalieri è "Diana di Marchesi".
1920- L'idole brisée, regia di Maurice Mariaud, soggetto di Albert Dieudonné.
Lina Cavalieri appare anche in due documentari, datati 1916 e 1921; è rimasto famoso (fu un grande successo al botteghino) un film liberamente tratto dalla sua vita, "La donna più bella del mondo", produzione americana del 1955, regia di Robert Z. Leonard, con Gina Lollobrigida, Vittorio Gassman, Robert Alda, Gino Sinimberghi.
 
 
(Lina Cavalieri, ritratto di Cesare Tallone)

(Lina Cavalieri, ritratto di Giovanni Boldini)

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