sabato 29 aprile 2017

Josè van Dam

Il basso belga Josè van Dam, all'anagrafe Joseph van Damme, divenne molto famoso al cinema nel 1989: nel film di Losey tratto dall'opera di Mozart, Raimondi era Don Giovanni e Leporello era Van Dam. In quello stesso periodo, anno 1988, van Dam interpreta un film come attore: “Il maestro di musica”, regia di Gérard Corbiau. Van Dam vi interpreta la parte del titolo, lui è molto bravo ma il film non è memorabile.
Oltre a questi due titoli, il sito www.imdb.com riporta una ventina di titoli, ma sono quasi tutte registrazioni video di opere liriche interpretate sul palcoscenico da Van Dam; l'elenco è comunque interessante e rende bene l'idea della versatilità e dei numerosi interessi del basso belga. Si comincia con l'Otello di Verdi del 1974, diretto da Herbert von Karajan; protagonisti sono Jon Vickers, Mirella Freni, Peter Glossop; van Dam (qui ancora molto giovane) interpreta Montano. Seguono "I racconti di Hoffmann", "Il trovatore", "Le nozze di Figaro", "L'Olandese Volante", il "Dardanus" di Rameau, il "San Francesco" di Olivier Messiaen, "Pélléas et Mélisande" diretto da Gardiner, "Falstaff" di Verdi nel ruolo del protagonista, Filippo II nel "Don Carlos" sempre di Verdi, Hans Sachs nei "Maestri Cantori" di Wagner, e il "Don Quichotte" di Massenet nel ruolo del protagonista, dopo aver interpretato Sancho nell'edizione discografica con Nicolai Ghiaurov.

A livello mio personale, Josè van Dam è stato il mio primo Don Giovanni (Mozart) in teatro; e a lui devo anche il mio primo ascolto di "Dichterliebe" di Schumann, l'opera 48 su testi di Heinrich Heine, un incontro per il quale gli devo un'infinita riconoscenza.
 

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