mercoledì 22 marzo 2017

Casa lontana


Casa lontana (1939) Regia di Johannes Meyer. Soggetto di M.W. Kimmich. Fotografia di Werner Brandes. Musiche di Gounod, Cilea, Giordano; canzoni napoletane; musiche per il film di Franco Casavola. Interpreti: Beniamino Gigli, Livia Caloni (soprano per Donizetti e Gounod), Kirsten Heiberg, Hilde Körber, Elsa Wagner, Werner Fütterer, E.F. Fürbringer, Friedrich Kayssler, Oretta Fiume. Durata: 84 minuti

"Casa lontana" è un film girato a Cinecittà con attori tedeschi, a guerra già in corso (non ancora da noi). Si inizia in tribunale, dove il povero Gigli (che qui si chiama Franchetti) è un tenore famoso accusato di omicidio; in realtà il losco impresario Kennedi (con la i finale) ricattava sua moglie Maria tramite una cambiale falsa. Ci sarà un lieto fine quando si scoprirà che l'omicidio è stata legittima difesa, anzi un colpo partito per caso durante una colluttazione. La storia che ha portato a tutto questo viene raccontata in flashback: il famoso tenore è in teatro, dove tra le ballerine discinte incontra Maria, che poi sposerà nonostante il parere negativo del suo agente. Tra i personaggi troviamo l'impresario Kennedi (con la i) losco figuro e ricattatore, il bel coreografo (per una volta non omosessuale) che corteggia Maria ma si spaventa e la respinge quando viene a sapere che ha mollato Gigli per lui; finale con riconciliazione totale, lieto fine con la "Canzone a Maria" (che non è poi una gran canzone, ma la si ascolta per tutto il film). Sono poco interessanti gli attori tedeschi, vista da oggi appare piuttosto legnosa soprattutto la protagonista Kirsten Heiberg; si fa notare invece invece Oretta Fiume nella scena finale del processo.
 
Molta la musica, con lunghe riprese in teatro, in scena e con il coro e altri cantanti, dove Beniamino Gigli canta "verranno a te sull'aure" dalla Lucia di Lammermoor di Donizetti, e una scena intera dal "Romeo e Giulietta" di Gounod con lunghi estratti: l'aria di Giulietta e la scena del balcone (il soprano è Livia Caloni per entrambe le opere). L'Arlesiana di Cilea, in teatro, viene usata con riferimento alla moglie che se ne è andata ("lei, sempre lei mi parla al cuor, fatale vision": il Lamento di Federico dall'Arlesiana). "Amor ti vieta" dalla "Fedora" di Giordano è cantata da Gigli durante una festa; è di Zandonai la canzone del clown che dà il titolo al film, "Casa lontana". Il direttore d'orchestra è Luigi Ricci. Inoltre, Gigli canta "Funiculì funiculà" alla festa in cui chiede in sposa Maria, un'altra canzone napoletana che non ho riconosciuto (una di quelle tristi) quando è in incognito in America, nel bar.

 
Le musiche swing sono di Franco Casavola; "Canzone a Maria" di Ernesto de Curtis è il leitmotiv del film ("tu sei per me la vita, e questa vita io la dono a te"); Franz Grothe scrive la canzone tedesca interpretata da Kirsten Heiberg.  In conclusione, non è un gran film ma ha il merito di mostrarci molte scene con Beniamino Gigli in teatro, nella sua vera professione.


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