domenica 18 dicembre 2016

Tito Schipa


Tito Schipa (leccese, 1888-1965) interpreta 9 film tra il 1933 e il 1952. Pur essendo uno dei più grandi tenori di tutti i tempi, Schipa ha registrato solo un'opera intera: il Don Pasquale di Donizetti, nel 1932. Le sue registrazioni di singole arie, canzoni e scene d'opera sono comunque moltissime, ma è evidente che ogni filmato che lo riguardi diventa per forza di cose interessante. Oggi nessuno può più ricordarsi di Schipa in teatro nei suoi anni migliori, ma le testimonianze d'epoca parlano chiaro: "una voce che corre". Nel gergo degli appassionati di teatro, significa una voce non di grande volume, ma che "corre" con grande facilità per il teatro e che si ascolta nitidamente in ogni posto, anche il più distante. Chi c'era, dice che la voce di Schipa si ascoltava con grande facilità, nitida e chiara, anche all'Arena di Verona. Un tenore "di grazia" come dicono gli appassionati, ma con grande tecnica e grande sensibilità d'interprete; per quanto mi riguarda, trovo inarrivabili quasi tutte le sue registrazioni, mai inutilmente leziose, spesso molto drammatiche, mai superficiali.
Il tenore leccese, uno dei più grandi ed emozionanti nella storia dell’opera, di tecnica inarrivabile e di grande intelligenza come interprete (inarrivabile è probabilmente la parola giusta, in assoluto), era nato nel 1888 e morirà nel 1965; i suoi dischi sono tutti emozionanti, da non perdere; si consigliano soprattutto i più antichi, quelli degli anni ’20 e ’30, che lo vedono in perfetta forma.
Questo è l'elenco dei suoi film, dove appare come attore e dove recita piuttosto bene; sono film del tipo di quelli che si facevano per Beniamino Gigli, quindi mai dei capolavori ma comunque ben scritti e ben recitati, come è facile da capire anche solo leggendo i nomi dei registi, tutti ottimi professionisti del cinema. "Il cavaliere del sogno" è una biografia di Donizetti (già qui nel blog), dove protagonista è Amedeo Nazzari e dove Schipa interpreta brevemente un cantante, all'inizio del film, con scene in teatro; "Terra di fuoco" è invece molto drammatico e comincia con il povero Schipa condotto in prigione per omicidio, in Argentina. "Soho conspiracy", del 1950, è un film dove appaiono, interpretando se stessi, molti cantanti d'opera importanti; uno di loro è Schipa. Ecco i film girati da Tito Schipa:
Tre uomini in frac, regia di Mario Bonnard (1932)
Vivere!, regia di Guido Brignone (1937)
Chi è più felice di me!, regia di Guido Brignone (1938)
Terra di fuoco, regia di Giorgio Ferroni (1939)
In cerca di felicità, regia di Giacomo Gentilomo (1943)
Rosalba, regia di Ferruccio Cerio e Max Calandri (1944)
Vivere ancora, regia di Nino Giannini (1944)
Il cavaliere del sogno, regia di Camillo Mastrocinque (1946)
Follie per l'opera, regia di Mario Costa (1948)
I misteri di Venezia, regia di Ignazio Ferronetti (1950)
Soho Conspiracy, regia di Cecil H. Williamson (1950, remake Usa di Follie per l'opera)

Secondo www.imdb.com , Tito Schipa compare anche in "La opera del centenario" (1921), un documentario girato in Messico, e nel cortometraggio a suo nome "Tito Schipa" (1929) girato per la Paramount. Qui sotto, è in compagnia dell'attrice di cinema Caterina Boratto; nell'immagine a sinistra, è nel costume di scena del "Werther" di Massenet, opera di cui fu grandissimo interprete.


 

4 commenti:

  1. Ecco uno di quei nomi di cui ho sempre sentito parlare ma che non ho mai sentito con le mie orecchie (scusa il gioco di parole). Anni '20 e '30... ho difficoltà nell'ascoltare le registrazioni di quel tempo, ormai le mie orecchie sono viziate dal suono dell'hi-fi al quale sono state sottoposte per quasi trent'anni. E comunque mi sto rendendo tristemente conto che se volessi ascoltare tutto ciò che m'incuriosisce non mi basterebbe l'unica vita della quale disponiamo.

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  2. oggi c'è youtube, puoi ascoltare non solo Schipa ma anche gli inizi di Louis Armstrong (folgoranti, anche con King Oliver) oppure i grandi bluesmen come Robert Johnson. O magari Hoagy Carmichael :-)
    Per Tito Schipa, cerca le arie dall'Elisir d'amore di Donizetti: Adina credimi, Una furtiva lacrima. O la serenata di Arlecchino, dai Pagliacci di Leoncavallo: una cosa piccola piccola che con Schipa diventa un capolavoro.
    Le tecnica di incisione era già molto buona, negli anni 30, per le voci.

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  3. nel Don Giovanni al tenore toccano le due arie di don Ottavio (personaggio minore ma non secondario), se vuoi ascoltarlo in Mozart.

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