giovedì 8 dicembre 2016

Pretty woman


Pretty woman (1990) Regia di Garry Marshall. Scritto da J.F.Lawton. Fotografia di Charles Minsky. Interpreti: Richard Gere, Julia Roberts, Ralph Bellamy, Laura San Giacomo. Durata 115 minuti

Un film che piacque molto e che probabilmente continua a piacere, una riscrittura della fiaba di Cenerentola come venne fatto notare a suo tempo. Io avevo trovato molto convenzionale la rappresentazione della prostituta, un po' troppo da film banalotto anni '50, e poi tutti i personaggi sono troppo schematici. So che piace, a suo tempo rimasi in silenzio, continuerò a non esprimermi sul film ma mi dà fastidio trovare ancora una volta il mondo del teatro d'opera rappresentato in questo modo, come ambiente esclusivo per ricchi e ricchissimi. Come dicevo a proposito di "Match point" di Woody Allen (copio e incollo da me medesimo) , io sono andato tanti anni alla Scala e negli altri teatri italiani, e posso assicurare di esser sempre stato in compagnia (anche nei palchi) di persone normalissime e competenti, tutt'altro che ricche, perfino operai e impiegati; ma i luoghi comuni sono duri a morire. Un biglietto alla Scala costa meno di quello per una partita di calcio, può sorprendere ma è così. Il film in sè può anche piacere, ma in questa sede mi interessa il modo in cui viene inserito il teatro d'opera nel cinema, e quindi lascio a ciascuno il suo giudizio sulla vicenda e su come viene narrata.

Di positivo c'è il fatto che la protagonista rimane colpita dalla musica della Traviata: non direi che si commuova perché si riconosce nella storia, ma piuttosto perché Verdi sa commuovere e sa toccare le corde dei nostri sentimenti; non a caso, infatti, la sua musica viene eseguita dal 1842 (la prima del Nabucco, sua terza opera e primo grande successo) senza interruzione alcuna, e in tutto il mondo. Lo sappiamo da almeno centosettant'anni, Giuseppe Verdi prima o poi va a toccare i nostri sentimenti più profondi, e in quei momenti diventa difficile non commuoversi. La musica del film viene presentata nei titoli di coda in modo molto sbrigativo e frammentario: da quel che ne riporta www.imdb.com, non si tratta di grandi interpretazioni ma di arrangiamenti. C'è spazio anche per Vivaldi, da "Il cimento dell'armonia e dell'invenzione", qualche momento delle "quattro stagioni": sempre in un arrangiamento un po' così, purtroppo, nonostante le molte ottime registrazioni disponibili. Nel dettaglio, copiando e incollando da www.imdb.com : Selections from La Traviata Composed by Giuseppe Verdi (uncredited) Arranged and conducted by Thomas Pasatieri Vivaldi: (The Four Seasons) Written by Antonio Vivaldi As arranged and performed by Charlotte Georg (as Lee Ashley) Courtesy of Capitol Production Music / Ole Georg
Notare che Giuseppe Verdi è "uncredited", vale a dire che è protagonista di una delle scene fondamentali del film, ma se ne tace il nome nei titoli di testa e di coda.


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