venerdì 28 ottobre 2016

La forza del destino ( 1950 )


La forza del destino (1950) Regia Carmine Gallone. Tratto dall'opera di Giuseppe Verdi. Sceneggiatura di Mario Corsi, Ottavio Poggi, Lionello de Felice. Fotografia di Aldo Giordani. Interpreti: Gino Sinimberghi, Tito Gobbi, Giulio Neri, Nelly Corradi (voce di Caterina Mancini), Vito de Taranto, Mira Vargas (voce di Cloe Elmo, Preziosilla), John Kitzmiller (scudiero moro), Fausto Tommei (marchese Calatrava), e molti altri fra cui Silvana Pampanini Direttore d'orchestra: Gabriele Santini. Coro e orchestra del Teatro dell'Opera di Roma. Durata: 1h40'

"La forza del destino", film diretto da Carmine Gallone nel 1950, è un buon film, ben fatto, con un ottimo cast. Carmine Gallone è stato un regista importante nel cinema italiano, un solido professionista che sapeva come costruire una buona narrazione. Il cast vocale è di alto livello, quasi tutti i cantanti sono anche attori, vengono però doppiate le donne: Nelly Corradi (Leonora) è un soprano vero, ma la voce che si ascolta è quella di Caterina Mancini. Per il ruolo di Preziosilla, la voce è di Cloe Elmo, mezzosoprano che ebbe una ricca carriera sul palcoscenico, ma l'attrice e ballerina che vediamo si chiama Mira Vargas. Gino Sinimberghi era un buon tenore non di primissimo piano, ma al cinema rendeva meglio di altri cantanti più dotati vocalmente; Tito Gobbi è l'autentica star del film, insieme al basso Giulio Neri, che qui possiamo vedere e ascoltare. Giulio Neri aveva una voce fuori dal comune, molto profonda e molto bella, purtroppo era destinato ad avere vita breve, e quindi questo film diventa un documento importante.
 

I difetti di questa produzione cinematografica sono quelli di tutti i film d'opera di quel periodo, si tratta di un'onesta riduzione del soggetto originale e poco più, ma fatta con ottimo mestiere. Il sonoro non è dei migliori, ma si fa comunque ascoltare. Diverse curiosità nei titoli di testa, che vedono il nome di Sergio Leone (giovanissimo) come assistente alla regia. John Kitzmiller, che interpreta lo scudiero moro (un personaggio che in Verdi ovviamente non c'è) è stato un attore americano molto presente nel cinema italiano del dopoguerra, con apparizioni importanti fino a tutti gli anni '50, compreso "Luci del varietà" (di Fellini e Lattuada) dove interpreta Johnny il trombettista. Kitzmiller ha un ruolo da protagonista nel film "Vivere in pace" del 1947, regia di Luigi Zampa, a fianco di Aldo Fabrizi: il soldato americano ferito che viene curato da una famiglia contadina.  E poi c'è Silvana Pampanini, diva famosa per tutti gli anni '50: io non l'ho riconosciuta, ma la si può sempre cercare e trovare.
 

Il film è stato trasmesso dalle reti Mediaset in questo modo: inizia la scena del Padre Guardiano, la pubblicità la interrompe bruscamente, si riprende dopo un quarto d'ora. Eccetera. La cosa più gentile che viene da dire è che ci siano dietro funzionari (o funzionarie) che non hanno la minima idea di cosa mandano in onda; subito dopo penso agli inserzionisti, chi mai avrà interesse a mandare la sua pubblicità in mezzo a una scena d'opera di un film in bianco e nero del 1950, per di più trasmesso alle cinque del mattino? La risposta è più semplice di quel che si pensi, anche se sembrerà incredibile: gran parte della pubblicità che vedete sulle reti tv è gratis. Non rende niente alle reti che la trasmettono, zero via zero, ma così facendo si "ruba" pubblicità alle altre reti, o almeno così si pensa. Quanto tutto questo sia sensato lo lascio decidere a chi passa di qui e mi legge; io penso che una tv che ha come suo scopo la pubblicità è uno spreco. Uno spreco enorme, e anche un bel po' da scemi.




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