giovedì 13 ottobre 2016

Berlioz - La symphonie fantastique


 
"La symphonie fantastique" (1941). Regia di Christian-Jaque. Musiche di Hector Berlioz. Scritto da Jean Pierre Feydeau, André Legrand, André du Dognon, Charles Exbrayat. Fotografia di Armand Thirard. Interpreti: Jean Louis Barrault (Héctor Berlioz), Bernard Blier (Antoine Charbonnel), Renée St Cyr (Marie Martin), Lisa Delamare (Harriet Smithson), Jules Berry (editore Schlensinger), Gilbert Gil (figlio di Berlioz), Catherine Fonteney (madre di Berlioz), Maurice Schutz (Paganini) e molti altri. Durata: 95 minuti

"La symphonie fantastique" (1941) regia di Christian-Jaque, è una biografia di Héctor Berlioz; il titolo italiano è "Delirio d'amore". Film piuttosto bello, con ottime riprese in teatro e grandi orchestre in concerto. Dura 1h31, Berlioz è Jean Louis Barrault, Renée St Cyr è Marie Martin, Lisa Delamare è Harriet Smithson (Henriette); Bernard Blier, giovane e magro e coi capelli in testa, è l'amico fraterno di Berlioz, Antoine Charbonnel. Nel film appaiono diversi personaggi storici, ma quasi sempre per dire il loro nome o poco più: a una tavolata, all'inizio del film quando Berlioz non è ancora celebre, troviamo Victor Hugo, Delacroix, Mérimée, Alexandre Dumas e un giornalista che a prima vista avevo scambiato per Rossini, ma nel film Rossini non c'è. Più avanti vedremo Paganini, ma solo per dire una battuta. Ha parte consistente l'editore Schlesinger, che rifiutò di pubblicare Berlioz ai suoi inizi.
Nel vedere il film ho avuto due difficoltà che devo confessare: la prima è che conosco poco la vita di Berlioz, la seconda è che l'ho visto su youtube, è in francese e io conosco poco il francese. Comunque sia, questi sono gli appunti che ho preso, in attesa di una visione successiva per la quale cercherò di documentarmi meglio.
 
 
Si comincia con le lezioni di medicina all'università (il padre di Berlioz era un medico molto stimato), che Héctor e l'amico Antoine abbandonano in nome della musica; questo comporta una vita di rinunce, il padre non passa più denaro. Poi, a teatro, Héctor in loggione segue un balletto partitura alla mano, e s'infuria col direttore d'orchestra perchè ha saltato "le solo de violon" (purtroppo è difficile risalire ai titoli dei brani eseguiti). Qui nasce l'amicizia con Marie Martin, una giovane cantante; un sodalizio a tre con l'amico Antoine (di lei innamorato ma non ricambiato), sempre in nome della musica. Però poi Héctor va a vedere l'Amleto a teatro e si innamora dell'attrice che impersona Ofelia, Harriet Smithson. Dapprima la Smithson, "Henriette" non ne vuole sapere del giovane musicista, ma poi con l'aiuto decisivo di Antoine si convince che quell'uomo non è un pazzo fastidioso ma sta facendo sul serio, nell'amore e nell'arte. Berlioz sposerà Harriet e ne avrà un figlio, Louis; solo molti anni più tardi si metterà con Marie.


Gli anni di matrimonio con Harriet sono faticosi, il successo non arriva e le recite del "Benvenuto Cellini" sono un fallimento. Alla fine, Harriet se ne andrà di casa portando con sè il figlio: la crisi definitiva che porta alla loro separazione è la lirica da camera "L'absence" che porta una dedica a Marie Martin. Marie canterà "L'absence" in concerto.
Per Berlioz il successo arriverà poco dopo, con il ritorno di Marie.
Note sparse prese durante la visione del film:
1) nel film si vede Berlioz che compone alla chitarra; le note biografiche dicono che fu autodidatta e che ebbe sempre difficoltà con il pianoforte. La chitarra gli fu insegnata dal padre, che però lo voleva medico come lui e non certo musicista professionista.
2) al minuto 18 si vede Berlioz che getta via il manoscritto della "Messe Solemnelle", rifiutata dall'editore Schlesinger; si vedono i fogli finire in un canale di scolo. Oggi sappiamo che nel 1991 fu trovato ad Anversa il manoscritto originale, pare che Berlioz abbia bruciato solo le parti orchestrali. La Messa fu pubblicamente eseguita due volte prima del rifiuto dell'editore.
3) Berlioz tossisce, ha la febbre, e lo vediamo nel film mentre si opera da solo alla gola, usando un coltello per incidere la pustola. Avrà febbre alta e sarà accudito da Marie; ma quando sarà guarito sceglierà Harriet e non Marie.
4) dopo la malattia riceve la visita della madre, che però rimane scandalizzata dalla presenza di Marie, da lei ritenuta una donna facile, e dalle condizioni in cui vive Héctor. Al termine del colloquio, Héctor viene ripudiato dalla madre.
5) durante la convalescenza sogna la Sinfonia Fantastica, che trascrive di getto (come Tartini?)
6) al minuto 40 la prima del Benvenuto Cellini, con belle riprese teatrali. Il direttore d'orchestra non crede nell'opera, e batte il tempo con mollezza fiutando tabacco mentre dirige; Berlioz s'infuria e va a dirigere lui stesso scostando il direttore. Ne nasce un parapiglia che verrà fermato solo dalla polizia, che fa calare il sipario. Un fiasco dunque, ma Paganini va a stringere la mano a Berlioz.


7) Berlioz scrive sul Journal des débats; si cita Boieldieu ma qui il francese del testo diventa un po' troppo ostico per me. 8) litigi coniugali con Harriet, gelosa di Marie; si vede il figlio Louis che ha sei o sette anni. 9) al minuto 51 si vede Marie Martin che canta L'absence a teatro. 10) al minuto 59 Harriet se ne va portandosi dietro il figlio.
11) inizia il successo di Berlioz, ormai accompagnato da Marie, che però rifiuta di cantare dicendo che preferisce rimanere nell'ombra, il successo ha scelto Héctor e non lei.
12) A Pietroburgo, dove è osannato, Berlioz dirige un'orchestra enorme con 5 direttori oltre a lui, un coro altrettanto enorme. Anche qui le sequenze sono molto belle, è una vera esecuzione in teatro e non una messa in scena qualsiasi. Mentre dirige, Barrault appare come invasato e quasi anticipa il suo Cordelier-Jekyll che farà con Renoir.
 
 
13) a 1h04 il figlio Louis è su un veliero, è adulto e inizia la sua carriera come ufficiale di bordo; il capitano della nave gli porta informazioni sui grandi successi del padre e lo invita a riconciliarsi con lui. Apprendiamo che nel frattempo Harriet è morta.  14) Louis e suo padre si riabbracciano, ma Louis non accetta la presenza di Marie al fianco del padre, ritenendola causa della separazione dei suoi genitori. Marie decide quindi di allontanarsi da Héctor, nonostante sia sconsigliata da Antoine Charbonnel; Charbonnel ha da tempo abbandonato la musica e ha aperto una farmacia, ma è sempre vicino a Berlioz.
15) a 1h14 Berlioz è molto malato e Antoine lo aiuta. Si riprenderà, ma con molta fatica.
16) a 1h17 la prima della Dannazione di Faust, ancora con ottime riprese in teatro.

17) a 1h22 Louis si riconcilia con Marie e con suo padre, e chiede a Marie di cantare durante una festa; lei si fa convincere e canta ancora una volta L'absence, ma morirà di colpo, cantando. 18) Berlioz scrive il Requiem, dedicato a Marie Martin; sulle note del Requiem, e ancora con riprese splendide in teatro e in chiesa, si chiude il film.

Film piuttosto bello, con momenti notevoli alternati ad altri più convenzionali; è comunque un ottimo lavoro, Christian-Jaque è sempre stato un ottimo narratore di cinema. Sull'aderenza storica dei fatti raccontati non posso dire molto, perchè conosco pochissimo della vera vita di Berlioz.
Belli come grafica i titoli di testa; riguardo agli interpreti, a parte gli attori l'unica nota utile è sulla direzione musicale (Maurice Paul Guillot). Esiste un altro film su Berlioz, è del 2003 per la regia di Pierre Dupouey, titolo "Moi, Héctor Berlioz".


le immagini sono prese da vari siti su internet; ringrazio molto chi le ha rese disponibili.

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